Omotossicologia

Per Omotossicologia si intende la Terapia degli "Stati Intossicatori" e delle loro conseguenze con medicinali omeopatici.

La parola omotossicologia  deriva dal concetto di "Omotossina" che indica qualsiasi molecola endogena o esogena, capace di provocare danno biologico. Il padre fondatore dell'omotossicologia il dottor Reckeweg negli anni 30 del secolo scorso definì in questo modo la malattia: "tutti quei processi che noi chiamiamo malattie sono l'espressione delle misure difensive, biologicamente opportune, contro omotossine endogene ed esogene (fasi di escrezione, reazione, deposito), oppure del tentativo dell'organismo di compensare i danni omotossici subiti (fasi di impregnazione, di degenerazione e neoplasma) al fine di mantenersi in vita quanto più a lungo possibile."

Il medico tedesco pensò i utilizzare i medicinali omeopatici in maniera semplificata e propose molti farmaci in forma di complessi omeopatici, costituiti da più rimedi associati, che rendono più semplice la scelta terapeutica rispetto all'omeopatia unicista.

Viene eliminata in omotossicologia la difficoltà legata all' individuazione del singolo rimedio e anche la scelta della diluizione dato che spesso nel farmaco omotossicologico sono presenti più diluizioni dello stesso rimedio.

Anche le diluizioni possono essere diverse dal medicinale omeopatico unico, dato che spesso in omotossicologia si usano diluizioni decimali oltre alle centesimali.

L'omeopatia e comunque il pensiero omeopatico sono il fondamento dell'omotossicologia e per spiegare l'azione del medicinale omotossicologico si deve conoscere teoria e pratica clinica omeopatica.

L'omotossicologia si propone di regolare e stimolare il processo di guarigione piuttosto che di sopprimere i sintomi.

Fa parte delle Medicine Naturali  Complementari o Integrate che possono essere utilmente abbinate a Terapie di Medicina Tradizionale Allopatica Chimica validate da studi scientifici